Mi aggrego alla tristezza de il "Blog del Malandrino" sui fatti riguardanti Totò, dedicando al grande principe della televisione italiana fatta come si deve, un suo spezzone, quello che forse ha più colpito tutta l'Italia e al quale persino due giganti come Massimo Troisi e Roberto Benigni si ispirarono in "Non ci resta che piangere".
« Signorina
veniamo noi con questa mia addirvi una parola che scusate se sono poche ma sette cento mila lire; noi ci fanno specie che questanno c’è stato una grande morìa delle vacche come voi ben sapete.: questa moneta servono a che voi vicon l'insalataconsolate dai dispiacere che avreta perché dovete lasciare nostro nipote che gli zii che siamo noi medesimo di persona vi mandano questo perché il giovanotto è studente che studia che si deve prendere una laura che deve tenere la testa al solito posto cioè sul collo.;.;
Salutandovi indistintamente i fratelli Caponi (che siamo noi) »
veniamo noi con questa mia addirvi una parola che scusate se sono poche ma sette cento mila lire; noi ci fanno specie che questanno c’è stato una grande morìa delle vacche come voi ben sapete.: questa moneta servono a che voi vi
Salutandovi indistintamente i fratelli Caponi (che siamo noi) »
Totò e la malafemmina, 1956
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