PERCHE' SI PUO' FARE A MENO DEL DL INTERCETTAZIONI!
In questo articolo tento di spiegarvi in che modo si può fare a meno del DL INTERCETTAZIONI che rischia di annullare la libertà di stampa formato Web 2.0 .
La legge afferma che un blogger deve, entro 48, rettificare il suo articolo su richiesta di chi si è sentito "toccato" dall'articolo, pena 13.000,00 € di multa.
Ma noi blogger non abbiamo una redazione alle spalle che lavora 24ore al giorno. Noi siamo noi, e basta. Potrebbe quindi capitare che io vado in vacanza e quindi non riesco a comporre il mio articolo di rettifica.
Ma il Web 2.0 offre vie alternative a questa legge bavaglio? La risposta è si.
Partiamo dalla semplicità massima: il COMMENTO all'articolo. Direte voi "ma potrebbe comunque essere cancellato dall'amministratore"; verissimo, ma basterebbe fornire dei codici di risposta che impediscano al diffamatore di cancellare i commenti, in modo tale da garantire il diritto alla rettifica direttamente all'accusato.
Qualcuno potrebbe anche affermare che non tutti gli utenti della rete vanno a spulciare tutti i commenti, che a volte sono in numero alto e molto lunghi; verissimo anche questo, ma basta che il diffamato apra un blog (è completamente gratuito e gestibile anche da un bambino di quinta elementare) per scrivere articoli che confutino le tesi del diffamatore.
Ancora altri critici più arguti, potrebbero affermare che non tutti i blog hanno la stessa visibilità. Mi spiego: se il Formiconi afferma con un post che io sono un ciarlatano e io faccio un articolo di risposta, mentre il suo blog ha una visibilità di almeno 5.000 persone (è un numero detto a caso) il mio blog è seguito da 30 persone, quindi la mia risposta sarebbe inutile.
Bisogna garantire la parità di visibilità nel diritto di rettifica.
Ma per chi un pochino di Web 2.0 lo mastica, è una questione risolta in partenza.
Esistono infatti i Track Back, dei codici che permettono a tutti gli altri siti che scrivono articoli simili o che vogliono rispondere ad un articolo con il loro blog di far comparire il proprio link al di sotto dell'articolo.
Quindi in seguito alle ipotetiche accuse del prof. Formiconi contro la mia persona, a me basta copiare il suo codice track back, inserirlo nel mio intervento di risposta sul mio blog per far comparire il mio link al di sotto dell'articolo e garantirmi in questo modo la stessa visibilità del professore.
Più facile di così non si può. Anzi si, dato che esiste anche un sito, chiamato Technorati.com che permette di fare praticamente la stessa cosa senza neanche scomodarsi nel copiare e incollare il codice del track back; basta iscriversi.
POPOLO DELLA RETE, SVEGLIATI!
Frangianco
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